Bloccati perché positivi. Da Malta, alla Grecia, fino a Dubai. Studenti italiani trattenuti nei vari paesi in attesa che si negativizzino. A Dubai sono bloccati quasi 300 studenti, vincitori di una vacanza studio organizzata dall'INPS in collaborazione con Accademia Britannica. Gli 11 casi iniziali di contagio Covid, sono vertiginosamente aumentati dopo i risultati del doppio tampone: attualmente i positivi sarebbero più di 200. Non ci sono, comunque, casi di particolare gravità. La situazione viene monitorata dal Consolato Italiano a Dubai. Sono partiti il 30 giugno e avrebbero dovuto tornare in Italia dopo 15 giorni di vacanza studio invece, tra vari tira e molla, è arrivato il divieto da parte delle autorità arabe. Partiranno, ci raccontano i genitori, soltanto quando tutti saranno negativizzati. Tra questi ragazzi, c'è anche chi appartiene a categorie speciali, ragazzi fragili perché affetti da patologie che necessitano di medicinali. In assenza di informazioni chiare, i genitori sono comprensibilmente preoccupati. "Mia figlia soffre di diabete, è un'insulina dipendente. Lei ha l'insulina per una settimana in più, del viaggio che era previsto. Perché comunque noi, i presidi per il diabete, non li abbiamo illimitati, li abbiamo in funzioni mese. Quindi io le ho dato tutto quello che avevamo a disposizione per questo mese". I ragazzi sono assistiti da una Task Force di medici e paramedici, tra un paio di giorni dovrebbe raggiungerli anche un medico italiano. Ma intanto fra loro regna il caos. Sono ancora nel campus che li ha ospitati per la vacanza. I positivi sono isolati rispetto ai pochi negativi, ma qualcuno, non ha ancora la stanza assegnata. Per fortuna, la maggior parte di loro, è asintomatica o con sintomi lievi. Il rischio è che servano settimane prima che tutti i 200 studenti si negativizzino.