Mancano pochi giorni, mercoledì la Francia riaprirà i suoi confini ai turisti. Il 19 maggio, l'Unione Europea ha deciso la riapertura delle frontiere, ai cittadini stranieri totalmente vaccinati, in arrivo da Paesi in cui la circolazione del virus, è considerata bassa. Se Bruxelles punta un approccio coordinato, tra gli Stati membri, per quanto riguarda turismo e viaggi, durante la stagione estiva, le singole Nazioni imposteranno i propri parametri e le proprie scadenze. Il 9 giugno quindi per la Francia, dove il tasso di positività del virus, è diminuito con costanza nell'ultimo mese, grazie all'accelerazione della campagna vaccinale. Le regole per chi entra, seguono una classificazione a colori. I viaggiatori in arrivo dai Paesi sulla lista verde, le nazioni dell'Unione Europea, Israele per esempio ed altri luoghi in cui la circolazione del virus è debole, non devono avere ragioni di emergenza per spostarsi. Devono mostrare soltanto il certificato vaccinale, oppure un tampone molecolare effettuato nelle 72 ore precedenti. Le regole e i requisiti per l'entrata, diventano sempre più stringenti, se i Paesi di origine, hanno un elevato tasso di infezione o se sul loro territorio, sono presenti varianti del virus. Alcuni esempi sono il Brasile e l'India. Allentamenti delle norme di entrata, arrivano anche per la Germania. Berlino cancella alcune Nazioni, tra cui l'Italia, dalla lista dei Paesi a rischio contagio. In Spagna, che accoglie turisti stranieri già da diverso tempo, resta obbligatoria la compilazione di un modulo sanitario e la presentazione del risultato negativo di un tampone, effettuato nelle 72 ore precedenti il viaggio. In Grecia, il risultato del tampone serve, se non si ha un certificato vaccinale, con seconda dose ricevuta, almeno 14 giorni prima.