La resilienza europea al coronavirus cresce con il diffondersi della pandemia ma nelle principali capitali si valutano nuove e più stringenti misure di contenimento. È il caso di Parigi, Madrid e Bruxelles. Tra le più colpite, la Francia registra un'impennata di casi che spinge il Ministro della Salute a preparare parziali chiusure a Parigi, Lione e Lille in cui i focolai importanti fanno segnare oltre 12mila casi in tutto il Paese in meno di 24 ore e portano il numero delle Terapie Intensive sulla soglia di stress. Attesi a Parigi parziali lockdown come Marsiglia ancora oggi zona di massima allerta, zona scarlatta, così definita dall'Eliseo. Anche in Spagna risale il dato sui positivi in 24 ore e supera i livelli di guardia. Il Governo chiede alle autorità regionali restrizioni efficaci, ma Madrid tra le più colpite ancora oggi non sigilla i focolai e permette l'entrata e l'uscita per chi va a lavorare. E poi c'è il Belgio che ha superato i 10 mila morti e, con 11 milioni di abitanti, è il terzo Paese al mondo per tasso di mortalità. Stabile e in costante crescita la curva dei contagi Germania che tocca i picchi dei malati di aprile con 2673 contagi in 24 ore. Per fronteggiare la diffusione del virus in Europa si torna a ragionare su chiusure parziali tra Stati.