Il Freedom Day che faceva invidia al mondo è un pallido ricordo, Londra alza l'allerta Covid da livello 3 a livello 4, davanti alla marea Omicron che riempie gli ospedali e spinge più che mai sulle terze dosi. Dalle prossime 24 ore lo sforzo sanitario sarà totale. Il Premier Johnson è costretto all'ennesima giravolta davanti a decine di migliaia di contagi giornalieri, a decine di vittime al giorno, deve dismettere i panni dell'ottimismo e far capire al Paese che il momento è serio e va affrontato di petto, senza esitazioni. "Spiegheremo nuove misure nei prossimi giorni, ho annunciato mercoledì che saremo passati al piano B e dobbiamo mettere la mascherina negli spazi pubblici, da domani ci sarà lo smart working e dovremo portare un antigenico negativo nei locali, se non si ha la doppia vaccinazione. Così rallenteremo la diffusione di Omicron, ma dobbiamo andare oltre e farci la terza dose adesso". Il cosiddetto piano B entrerà in vigore tra pochi giorni, ma il tono grave del Premier sembra dire che senza terza dose per tutti i maggiorenni entro dicembre, ci saranno altre decisioni, il virus corre veloce e muta. Ma Omicron preoccupa tutto il mondo e non solo il Regno Unito. In Israele, il Premier Bennet difende la scelta di chiudere i confini nazionali e invita tutti a vaccinarsi senza esitazioni. In agenda, la quarta dose per i fragili. La chiusura delle frontiere fino al 22 dicembre, provoca le critiche del Custode di Terra Santa, per il quale il divieto di ingresso per i stranieri, taglierà fuori tutti i pellegrini cattolici. Quanto agli Stati Uniti, il consulente della Casa Bianca Fauci, ha dichiarato che tre dosi di un vaccino Covid, sono la cura ottimale. Nel Paese dove è vaccinato solo il 60,4% dell'intera popolazione e che ha toccato le 800 mila vittime, l'epidemia riprende vigore e in molti Stati torna l'obbligo della mascherina al chiuso. L'Austria intanto ha posto fine alle restrizioni imposte anche ai vaccinati, per combattere l'impennata di contagi, ma i non vaccinati continueranno a essere sottoposti a un severo lockdown, in attesa dell'obbligo vaccinale che scatterà a febbraio.