Sono undici, quattro coppie in viaggio di nozze, e una famiglia di tre persone Tutti felici e orgogliosi, nonostante le lunghe attese le difficoltà burocratiche e i costi decisamente elevati, di essere arrivati in Giappone. Sono i primi turisti, non solo italiani ma europei, che entrano nel paese dopo la recente timida apertura decisa dal Governo. Siete coraggiosi e fortunati, ha detto l'Ambasciatore italiano Gianluigi Benedetti, che ha portato il suo saluto. Denis e Giulia come altre tre coppie, sono in viaggio di nozze. Qualche dubbio o perplessità all'ultimo momento viste le rigide regole che dovrete rispettare? "La burocrazia c'è, quindi fondamentalmente perché non fa anche un viaggio". Un compito difficile, e per certi versi ingrato, sarà quello delle guide. Che dovranno, secondo le rigide regole imposte dal Governo, trasformarsi in guardiani. Ma secondo Hydeaki Mazzuoka, un veterano del mestiere, con gli italiani alla fine si trova sempre una soluzione. "Siete più liberi, più creativi. E noi siamo un po' troppo rigidi a seguire tutte le norme". Quali sono ancora i problemi di questa apertura si è pure parziale. Innanzitutto, il fatto che bisogna rispettare delle regole molto rigide, che noi tutti speriamo e me l'hanno confermato i turisti appena arrivati, che sperano in una certa elasticità perché altrimenti sarebbe davvero dura. E soprattutto, bisogna che i prezzi tornino ad essere quelli che erano prima della pandemia. Pensate in Giappone, prima della pandemia, era arrivata ad avere oltre 30 milioni di turisti. La maggior parte asiatici, 70% circa cinesi, coreani e di Taiwan e Hong Kong. Ma adesso, sta riprendendo anche il turismo europeo. Per farlo occorre che migliorino ancora le strutture di accoglienza, molti alberghi al di là delle grandi città non sono pronti per ricevere i turisti occidentali per vari motivi. E soprattutto, che cessino queste restrizioni, che ancora rallentano molto l'entusiasmo per questo bellissimo paese. "Ci vediamo domani".























