La Cina allenta alcune delle restrizioni ancora in vigore e dice addio alla app di tracciamento. Questo semaforo verde giallo e rosso, che di fatto ha accompagnato il popolo cinese per due anni, condizionando completamente la loro vita. Un'app che, però, lo ricordiamo, non è paragonabile né ad Immuni né al nostro Green Pass. Adesso, però, la Cina ha delle sfide da dover affrontare. Prima di tutto, il contenimento dei contagi. Lo vediamo da questo grafico: questi sono i contagi da Covid-19 in Cina per milioni di abitanti. E l'ultimo dato che abbiamo a disposizione, risale all'11 dicembre, quel 14,2%. Ovviamente, lo vediamo dall'inizio dell'anno, la curva è risalita. Un'altra sfida riguarda sicuramente la vaccinazione, soprattutto della fascia di popolazione più fragile. Parliamo degli over 80. Abbiamo confrontato gli over 80 con due dosi e quindi con vaccinazione completa in Cina che sono il 65,8% del totale della popolazione con il nostro paese dove la popolazione over 80 con due dosi su attesta al 95,7%. Se andiamo a vedere poi gli over 80 con tre dosi, la percentuale cinese si abbassa ulteriormente. Stiamo al 40% del totale della popolazione, rispetto al 89% dell'Italia. Dati, questi, che vanno letti anche insieme al totale della popolazione. Lo facciamo servendoci dei dati della banca mondiale: questa è la percentuale della popolazione over 65 sul totale della popolazione che in Cina si attesta al 12%, in Italia sale al 24%. Ora che allentano le restrizioni la Cina deve però fare i conti con un altro aspetto che è l'efficacia dei vaccini. A parlare è l'immunologo Anthony Fauci che ha detto che l'efficacia dei vaccini prodotti in Cina non è allo stesso livello dei vaccini che sono stati invece utilizzati negli Stati Uniti. Parliamo dunque, di vaccini in particolar modo MRNA e dunque di Pfizer e Moderna. Adesso bisognerà capire che cosa farà la Cina e in che modo gestirà il probabile aumento dei contagi.























