Covid, in Ue preoccupa il diffondersi della variante Delta

Resta alto l'allarme per la variante Delta in Gran Bretagna dove si è arrivati a oltre 16.000 nuovi casi in un giorno. Il numero dei contagi nell'ultima settimana è aumentato del 44,8%. Rimane però contenuto l'incremento dei ricoveri ospedalieri e molto limitato il numero dei decessi grazie all'efficacia vaccinale. Nel Regno Unito il 66,6% della popolazione adulta è totalmente immunizzato. I dati però hanno già messo in allarme la Germania, la cancelliera Merkel auspica in tutti i paesi europei la quarantena per chi arriva dal Regno Unito. La variante in Germania interessa circa il 15% dei casi, in Francia il 10%, ovunque dunque sebbene l'epidemia regredisca e il quadro volga al meglio non si può ancora cantare vittoria ma rimanere vigili. Cresce la variante Delta che porta nuove restrizioni, il Portogallo vieta l'ingresso e l'uscita dalla capitale Lisbona durante il weekend mentre in Israele, che conta il più alto tasso di immunizzazione al mondo, dall'inizio della prossima settimana tornerà l'obbligo di indossare le mascherine al chiuso ed è stato rinviato al primo agosto l'ingresso nel paese dei turisti vaccinati. In Russia ormai l'89% dei contagi sono dovuti al ceppo indiano. A Malta le autorità hanno anticipato di due settimane il richiamo di AstraZeneca. Quello che ormai è certo infatti è che la variante Delta sarà destinata a diffondersi fino a coprire il 90% dei contagi di tutti i paesi dell'Unione Europea entro agosto ma l'importante è la vaccinazione e soprattutto l'immunizzazione totale ossia l'effetto barriera che sembra garantito dalla seconda dose che fornisce una protezione superiore al 90% contro l'ospedalizzazione. I leader dell'Unione Europea hanno esortato ad accelerare le somministrazioni e a mostrare cautela nella riapertura dei confini interni ed esterni.