L'Unione Europea fa i conti con imbarazzo e in ordine sparso con il mandato d'arresto della corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e del suo ex ministro della difesa Gallant. Non tarda ad arrivare la strigliata dell'altro rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri Borrell, che lamenta la divisione tra gli Stati membri e aggiunge, "la decisione della corte è una decisione legale, non politica e non c'è nulla di antisemita in essa, dobbiamo proteggere il diritto internazionale contro coloro che lo minano", ha insistito Borrell che ha anche chiesto coerenza nell'affrontare coloro che rovinano la pace per evitare accuse di doppio standard, che minerebbero il ruolo di Bruxelles. Certo è, come ribadisce un portavoce della commissione europea, che tutti gli stati che hanno ratificato lo statuto di Roma, tra cui gli Stati membri dell'Unione Europea hanno l'obbligo di eseguire i mandati di arresto emessi dalla corte penale internazionale. L'unione rispetta l'indipendenza, l'imparzialità della corte, ma c'è chi è entrato a gamba tesa, come Viktor Orban dichiarando, "inviterò Netanyahu a venire in Ungheria, dove posso garantirgli che la sentenza non avrà alcun effetto". Mentre altri Paesi come Francia e Germania si sono trincerati dietro un laconico "prendiamo atto della decisione della corte, rinnoviamo il nostro impegno nel sostenere la giustizia internazionale". Paesi Bassi, Irlanda e Portogallo si sono detti pronti invece eseguire il mandato d'arresto in quanto vincolati dalla decisione della corte penale. Al di fuori dell'Unione Europea gli Stati Uniti definiscono scandalosi gli ordini di arresto, mentre il Regno Unito conferma che rispetterà i suoi obblighi legali, plauso è arrivato nei giorni scorsi da parte della Turchia, ovviamente dell'Iran, prevedibile la posizione del Cremlino, per la Russia le decisioni della corte penale internazionale sono insignificanti e quindi non c'è motivo di commentarle. Non solo la Russia non aderisce alla corte penale internazionale, ma lo stesso Putin è destinatario infatti di un ordine di arresto.