Su Google Trands, uno strumento che permette di analizzare le ricerche più popolari fatte su Google, la parola "nazista" è tra le più cercate di recente in Italia in relazione al dissidente politico russo Aleksej Navalny di cui è stata annunciata la morte lo scorso 16 febbraio. Anche gli argomenti "nazismo" e "neonazismo" registrano un'impennata associati al suo nome. Su vari siti e social media circolano diverse notizie false sulla figura politica di Navalny e le circostanze della sua morte. Questa foto falsa ad esempio lo ritrae a torso nudo con un tatuaggio di Adolf Hitler sul petto mentre fa un saluto nazista. Nonostante Navalny si considerasse nazionalista e tra il 2005 e il 2008 partecipò a manifestazioni di estrema destra ed espresse opinioni controverse nei confronti di alcune minoranze non aderì mai all'ideologia nazista. Nel corso della sua evoluzione politica più volte si scusò pubblicamente per le posizioni radicali espresse in passato per poi imboccare la strada che ne contrassegnò la traiettoria politica, la lotta all'autoritarismo illiberale di Vladimir Putin utilizzando la denuncia della corruzione del suo governo come principale strumento di lotta. Ma la disinformazione su Navalny riguarda anche i motivi della sua morte. Secondo l'East StratCom Task Force, un'agenzia dell'Unione Europea che si occupa di contrasto alla disinformazione, su diversi siti web europei starebbe prendendo piede la narrazione secondo cui Navalny sarebbe stato ucciso da forze filo-occidentali, parte di un complotto per organizzare una campagna contro Putin. Nel mirino della disinformazione anche Yulia Navalnaya, la moglie del dissidente. Dopo la sua decisione di portare avanti l'eredità politica del marito una narrazione denigratoria la descrive come vedova allegra con tanto di foto false come questo fotomontaggio dove l'immagine di suo marito è stata sostituita con quella di un altro uomo o decontestualizzate come questa foto di Navalnaya in compagnia di un amico di famiglia del 2021 spacciata come una foto pubblicata a poche ore dalla morte del marito. Gira persino un audio falso, generato dall'intelligenza artificiale, in cui la madre di Aleksej Navalny sembra accusare la nuora dicendo: è stata lei a rispedirlo in Russia. Ora viene vista in pubblico con altri uomini e trae spudoratamente profitto dalla sua morte. Francesco Di Blasi Sky TG24. Si parla tanto di intelligenza artificiale e del suo possibile utilizzo per creare informazioni false ma la I.A. può essere usata anche per contrastare le fake news. Su questo presupposto è nato I.A. for Trust un consorzio finanziato dall'Unione Europea, e al quale partecipa anche Sky Tg24, che ha l'obiettivo di sviluppare una piattaforma di contrasto alla disinformazione. Per tutti i dettagli potete inquadrare il QR Code in sovraimpressione ed accedere allo speciale sul nostro sito web.
