Lei il vaccino lo farebbe o no a gennaio? “Bene, io le voglio leggere una cosa, Tonia, e poi le rispondo, va bene?” Sì. “L'annuncio dei dati preliminari di Pfizer per il suo vaccino Covid-19 da parte della stampa, senza alcun dato di supporto, ha tutte le caratteristiche degli annunci fatti da Gilead nel suo Remdesivir, che purtroppo non è riuscito ad essere all'altezza delle aspettative suscitate dal clamore delle dichiarazioni. Dobbiamo sperare che il vaccino vada meglio man mano che emergano altri dati. Abbiamo di questo almeno il protocollo, ma né questo, né nessuno degli attuali esperimenti con il vaccino Covid ci dicono se un vaccino sarà in grado di prevenire malattie gravi e la morte. I principali vincitori di questa settimana sono i titoli azionari che vengono scambiati, con l'impennata dei mercati azionari. Science by press release è solo uno dei tanti difetti del modo in cui vengono valutati i nuovi trattamenti sviluppati per combattere la pandemia”. Questa cosa, Tonia, non l'ho scritta io, è l'editoriale di British Medical Jornal, la più autorevole rivista medica del mondo. Ieri sul Washington Post le associazioni dei medici americani e delle infermiere hanno detto che non promuoveranno l'uso del vaccino a meno che non emergano i dati.