"Io non credo che per dove siamo adesso sia plausibile veramente o ci sia un rischio contagio. Non c'è dubbio però che le conseguenze delle iniziative che sono state prese dal governo inglese sull'economia inglese stessa, sono molto significative e qualora poi quindi si dovesse deteriorare, diciamo, ulteriormente la situazione, a quel punto non è escluso che ci possa essere un impatto anche su altri Paesi". "Lei ritiene che i principali effetti di quello che sta accadendo si avranno sul mercato interno britannico e come giudica l'intervento inusuale del Fondo Monetario Internazionale?". "Gli interventi sono per ora tutti, sicuramente o principalmente, a danno dell'economia inglese, quindi diciamo anche di quello che è il lavoro della Banca Centrale inglese, che chiaramente si è fatto adesso di colpo, ancora più oneroso, diciamo proprio in virtù delle decisioni che sono state prese dal governo. L'intervento chiaramente del Fondo Monetario secondo me, è giustificato sicuramente dal timore che qualora appunto, le conseguenze sull'economia dovessero diventare particolarmente gravi, determinerebbero poi invece a quel punto un impatto anche su altri Paesi". "Le scelte fatte da Liz Truss e dal suo ministro delle finanze Kwasi Kwarteng, dove vanno ad impattare in modo particolare, in quali fasce della popolazione, in quali situazioni?". "Mah, l'impatto più immediato e grave è chiaramente la perdita di confidenza, il danno di immagine che chiaramente contribuisce a questo punto, a una situazione di potenziale diciamo, di crisi, no? Da parte di quelli che sono i risparmiatori che ad oggi detengono, diciamo, le obbligazioni inglesi, chiaramente il fatto che loro si siano dimostrati così poco pragmatici, tra l'altro lo devo dire, anche questo se vogliamo, in contraddizione con quello che sono le caratteristiche che invece solitamente riconosciamo agli inglesi, sicuramente spaventa gli investitori". "Come ci possiamo immaginare si comporteranno nei mesi a venire, gli investitori internazionali rispetto al mercato britannico?". "E questa è la domanda più difficile perché il patrimonio che è più complicato andare poi a recuperare quando viene disperso, è proprio quello della credibilità. Io temo che ormai il governo, questa credibilità in un tempo francamente record, l'abbia persa, almeno di fronte alla comunità finanziaria e di solito, da queste situazioni, si esce sostituendo chi poi ha portato avanti queste politiche".























