Medio Oriente, che cosa è Hamas, partito che guida Gaza

Interprete palestinese dell'islam politico, oppure gruppo terroristico internazionale. Hamas stessa si è interrogata a lungo su quale fosse la natura del partito-movimento e non sempre ha dato una risposta univoca alla domanda. Certo, nasce durante la prima Intifada, nel 1987, come un gruppo di combattenti di ispirazione islamista, in contrapposizione alle altre formazioni, come Fatah e L'FPLP di ispirazione laico-progressista, e si distingue per una serie di attacchi sanguinari in Israele. Negli anni successivi, però, ha tentato una legittimazione internazionale e, per certi versi, anche un dialogo. Non con l'Occidente, certo, con cui non ha mai avuto rapporti e che lo vede inserito nel novero delle formazioni terroristiche, ma con una parte del mondo arabo, si. Collocandosi nella grande famiglia dei "Fratelli Musulmani", infatti ha avuto alterne vicende con l'Egitto, che ora però si è allineata all'Occidente, mentre il Qatar le è molto vicino. Ha ancora rapporti con la Turchia, l'AKP di Erdogan è il ramo turco dei Fratelli e, ovviamente, con l'Iran e gli Hezbollah libanesi. Un sostegno più strumentale che ideale, in effetti, visto che si tratta di movimenti sciiti, considerati dei sunniti apostati, ma che si è consolidato comunque con gli anni fino a trasformarsi in una sorta di alleanza. Quel che li accomuna è sicuramente l'odio nei confronti di Israele, definito "entità sionista", e che secondo il suo statuto formativo, deve essere cancellato. Statuto però riformato ed emendato. Anche qui, però, le linee non sono così nette. L'attuale leader, il pragmatico Ismail Haniyeh, che ora preannuncia una vittoria contro lo Stato ebraico, in passato non si era mostrato così irremovibile. Salita al potere nella Striscia a aseguito delle elezioni del 2006, e poi con una breve guerra civile, Hamas ha un'ala militare, Le Brigate Ezzedin al Qassam, che sono state addestrate dai pasdaran iraniani. Le immagini dei temuti soldati di Tsahal rapiti dai palestinesi non sono solo uno shock per Israele, ma anche la conferma che la formazione ha fatto il salto di livello. Dal lancio dei quasi inoffensivi Qassam, a razzi sempre più sofisticate e potenti, fino ai raid dei corpi speciali. Ormai è guerra: le definizioni perdono di importanza.