Buonasera Stefania, i negoziati sono iniziati verso le 12, hanno visto due delegazioni presentarsi sul confine tra Bielorussia e Ucraina, due delegazioni una di medio basso livello quella russa, non c'era neanche un Ministro. Un pochino più alto livello della delegazione Ucraina, con il Ministro della Difesa, che ovviamente, essendo in stato di guerra il paese, essendo invaso e bombardato è il Capo delle Forze Armate. Dunque è particolarmente importante in questo momento. L'Ucraina, ha fatto sapere che ci sono alcuni punti fermi dai quali non può derogare. La prima è l'integrità territoriale, e ne parleremo, perché è una questione non chiarissima. La seconda, è il cessate il fuoco, la terza è il ritiro delle truppe russe. L'integrità territoriale, perché è una questione importante, perché, l'Ucraina considera parte del proprio territorio sia le Repubbliche di Donetsk e Luhansk, che sono state dichiarate indipendenti, e riconosciute da Putin proprio la settimana scorsa prima di lanciare l'attacco, e contemporaneamente anche la Crimea, che da 8 anni è stata annessa dalla Russia, anche se la comunità internazionale non lo riconosce. In tutto questo Zelensky, ha detto di non essere troppo ottimista. Il Ministro degli Esteri, ha fatto capire che l'Ucraina, e lo ha detto esplicitamente, da questi colloqui si aspetta una pace e non una resa. In tutto questo, Mosca sappiamo che non può accettare, in nessun modo, che l'Ucraina entri nella Nato questo è un punto fermo per Mosca, non ha fatto trapelare altro prima dei colloqui che non possono, neanche, definirsi colloqui di pace, è un primo colloquio esplorativo. Zelensky, però, questa mattina chiesto apertamente l'adesione all'Unione Europea. Dunque un passo verso ovest, una dichiarazione molto chiara, su quale sarà la direzione dell' Ucraina. D'altra parte, ieri ,Putin ha messo in stato d'allerta tutte le forze nucleari, che è come avere una pistola fumante sul tavolo, per rafforzarsi al tavolo delle trattative. L'offensiva, che l'Esercito Ucraino ha detto essere rallentata questa mattina, invece, questa notte è stata molto forte. In particolare su due città, Chernihiv è stata pesantissivamente bombardata, con obiettivi civili colpiti e sarebbero decine i morti civili a Charkiv, per un bombardamento, anche quello, con missili Grad sulle zone civili. La situazione, è altrettanto difficile a sud verso Mariupol', sul Mar d'Azov, perché stanno avanzando le truppe da Cherson, dunque sopra il fiume Dnepr. Cosa sta cercando di fare la Russia, creare continuità territoriale fra la Russia e la Repubblica di Crimea, ed è molto vicina a ottenerla. Dunque, qualche risultato i russi lo stanno ottenendo. Soprattutto a sud. Per quanto riguarda Kiev, sono 30 km dalla città, con molte forze a nord da una parte dall'altra parte, si sono aviotrasportati in un aeroporto militare a sud. Quindi Kiev, è in una morsa, l'impressione militare che gli ucraini si stiano difendendo bene e con forza. Ma che la Russia, non abbia ancora usato tutta la propria potenza militare, anche questo bisognerà capire da questi colloqui. "Attenti a non sottovalutarla, in questo senso, visto che molti dicono che la Russia ha trovato più una difesa più forte di quanto si immaginava. Ma insomma evidentemente, da quello che ci dici, capisco che ancora possiamo aver non visto, anzi, il peggio. Volevo chiederti un'ultima cosa, quanta fiducia c'è realmente a Kiev, tra gli ucraini su quelli che sono negoziati di questo oggi, o sono considerati, davvero, un piccolissimo passo". C'è molta fiducia qui, sul fatto che questa guerra la combatteranno fino alla fine, e non si lasceranno schiacciare. Sulla fiducia nei russi, gli ucraini ne hanno veramente molto poca, tranne quelli, che sono apertamente, filorussi in quelle Repubbliche di Luhansk e Donetsk che invece vogliono annettersi alla Russia. In questi otto anni, che cosa hanno visto, le Repubbliche essere sostanzialmente rifornite di armi, perché c'è una guerra che va avanti da 8 anni lì. Non è che non le prendevano da nessuno le armi, i militari dall'altra parte. Poi 8 anni fa si sono visti sottrarre la Crimea da sotto il naso. Nel silenzio della Comunità Internazionale, che tutto sommato, è stata anche abbastanza silenziosa in questi otto anni di guerra.























