"Avremmo voluto mostrarvi come si presenta la stazione ma la polizia polacca fa stare i media solo qui all'ingresso della stazione, probabilmente anche per una questione di ordine perché davvero c'è un viavai di gente continuo qui a Przemysl. Noi siamo in questa prima cittadina la più grande cittadina che si incontra attraversando la frontiera di Medyka ed è qui che arrivano anche le migliaia di persone che stanno prendendo il treno dalla stazione di Leopoli. Stazione di Leopoli che ci raccontano essere stata presa d'assalto. Si attendono i treni anche per ora, sugli autobus possono salire solo le persone che sono state inserite in una lista, non c'è più precedenza per nessuno, ci raccontano le persone che stiamo di fatto monitorando in questo lungo viaggio verso la Polonia. Arrivano qui, da qui ripartono. Ripartono con gli autobus che vengono messi a disposizione in un posto poco lontano dalla frontiera, 5 chilometri dalla frontiera, davanti a un centro commerciale. Partono dalla stazione con altri treni verso la Polonia, verso altre città polacche, verso altri paesi europei. E partono con le auto, perché sono tantissime le persone che stanno raggiungendo la Polonia da diverse parti d'Europa, italiani ne abbiamo incontrati davvero tanti, che stanno venendo a recuperare amici, parenti, familiari ma anche semplicemente per dare una sistemazione, un alloggio a queste persone. Persone che alcune non sanno dove andare, evidentemente non sanno come muoversi. Stiamo continuando a intervistarli, stiamo sentendo, e quello che ci raccontano è di queste bombe continue ed è soprattutto l'aver lasciato gli uomini della famiglia li. Abbiamo incontrato una ragazza di 15 anni che ci ha detto: per me è assurdo aver dovuto salutare mio padre e partire con mia madre e mia zia e mio fratello più piccolo. Non so se lo rivedrò. Ecco, queste sono testimonianze che davvero ricordano tempi lontani. Intanto qui continua il via vai. È qui che si ha un primo punto anche di accoglienza, ne sono stati allestiti diversi, per avere un pasto caldo anche per caricare i telefoni Roberto, perché evidentemente c'è anche questo problema. All'esterno della stazione vengono regalate schede polacche, schede telefoniche polacche, questo perché. Per agevolare anche le comunicazioni e poi i successivi spostamenti. La sensazione è che sia l'inizio di un esodo. Si è solo all'inizio, questo è quello che dicono perché tanti non pensavano di dover scappare, pensavano di poter restare nelle loro case. Tanti arrivano Infatti dalle città che non sono state ancora bombardate ma che non sono più sicure.".























