Io, andrei subito dal nostro inviato sul campo Jacopo Arbarello, per fare il punto, di quello che sappiamo in più, rispetto all'ultima volta che eravamo collegati con te Jacopo. Si aspettava la conferma, che è arrivata da Kuleba. Non c'è nulla di male a dialogare, ma è rimasto fermo nella condanna, per le azioni militari che sono in corso nel paese. "Ci mancherebbe altro. L'Ucraina, però, ha confermato la sua disponibilità a trattare. Già Zelenski, nei suoi messaggi notturni alla nazione, aveva detto in uno dei più drammatici a Vladimir Putin, trattiamo, non continuiamo questo spargimento di sangue, che peraltro per il bilancio del Ministero della Difesa ucraino, è pesantissimo anche per i russi 4300 perdite, gli ucraini dicono 200 civili morti fra i nostri, mentre l'Onu parla di 64. Dunque, l'Ucraina apre al dialogo. Ovviamente, non ha accettato di dialogare a Minsk, che è un luogo considerato ostile, a questo punto, visto che le truppe sono partite proprio da lì. Ci sono accuse, che anche missili balistici vengano lanciati da lì. Ma sì al confine. Le parole di Kuleba, le abbiamo sentite. Andiamo senza preconcetti, e senza discorsi preliminari, andiamo a dire quello che pensiamo di questa guerra. Quello che pensa l'Ucraina, mentre passano camion dei vigili del fuoco qua sotto. Quello che pensa l'Ucraina, che è un aggressione inaccettabile, così, come non può accettare la sostanza del discorso di Vladimir Putin. Per cui, l'Ucraina è stata un'invenzione di Lenin e non è mai esistita. Di certo, nei giorni scorsi abbiamo visto il Governo Russo, e soprattutto Putin non riconoscere Zelensky come interlocutore. Adesso andranno, invece, gli emissari di Zelensky staremo, a vedere quali saranno le richieste della Russia, e quale sarà la risposta dell'Ucraina. Perché finora il Governo, è rimasto piuttosto fermo su quelle, che sono le sue posizioni, al di là della disponibilità al dialogo, però, la disponibilità al dialogo sulla base di un'indipendenza totale dell'Ucraina. Non sulla base di una sudditanza dell'Ucraina, alla Russia. Questo è il primo punto. C'è poi la questione militare, ne ha parlato anche Kuleba, perché ha ricevuto le domande dei giornalisti. Ha detto si combatte, finora l'esercito Russo, non ha raggiunto nessuno degli obiettivi strategici che si era preposto. Kharkiv non è conquistata, Kiev non è conquistata, nessuna delle grandi città del paese è caduta nelle mani dei russi. Invece ha ammesso, che Chernobyl è in mano ai russi. Dopo quella battaglia, i livelli di radiazione si sono molto alzati.























