Buonasera da Bruxelles. La precisazione del Segretario Generale della NATO, arrivata in queste ore, è destinata sicuramente ad essere una delle notizie principali riguardo la tensione tra Russia e Ucraina di questi giorni. Il Segretario Generale Stoltenberg ha detto che anche in caso di invasione russa dell'Ucraina, di guerra, di aggressione di Mosca verso l'Ucraina, la NATO non manderà soldati per fronteggiare i russi. La NATO non entrerà in uno scontro diretto con la Russia. Ed ha aggiunto Stoltenberg: c'è differenza tra essere un membro della NATO, e che quindi come membro della NATO ha diritto all'intervento armato degli alleati in caso subisca un'aggressione, ed essere invece, semplicemente, un Paese che ha rapporti di associazione indiretta con l'Alleanza Atlantica stessa. Queste parole fanno chiarezza da una parte e dall'altra parte potrebbero anche rasserenare un pochino il clima. Con la precisazione di Stoltenberg che, appunto, ricorda che l'Ucraina non è membro della NATO e sappiamo che questa è la preoccupazione principale della Russia che chiede proprio che Kiev non si associ all'Alleanza Atlantica, considerando l'Ucraina tradizionalmente un Paese che deve rimanere, da un punto di vista militare, nella sfera di influenza russa. D'altra parte da altre Capitali occidentali, comunque, continuano ad arrivare dichiarazioni abbastanza allarmistiche. È la volta di Boris Johnson che ha ammonito, è tornato ad ammonire, la Russia a non muovere guerra verso l'Ucraina e però si è detto particolarmente preoccupato dalle notizie che ha degli spostamenti delle truppe russe intorno al confine ucraino. Più o meno, stesse dichiarazioni che sono arrivate da Washington, la speranza però è che tutta questa ridda di dichiarazione e di precisazioni convincano gli stessi ucraini a sedersi al tavolo con i russi per cercare di risolvere le questioni ancora sospese e che i russi chiedono vengano risolte, cioè l'applicazione degli accordi di Minsk cioè degli accordi di pace tra Russia e Ucraina che sono stati firmati negli anni scorsi, dopo gli scontri e le guerre avvenute dal 2014.