Le forze separatiste, appoggiate dalla Russia nell'Ucraina orientale, hanno sparato colpi di mortaio contro un villaggio nella regione di Luhans'k, colpendo un asilo. Secondo i militari, non ci sono stati feriti. I ribelli di Lugansk e Donetsk nell'Ucraina orientale, sostenuti da Mosca hanno accusato le forze governative, di aver aperto il fuoco sul loro territorio 4 volte nelle ultime 24 ore. L'esercito ucraino, da parte sua ha rilanciato accusando a sua volta i ribelli, di aver attaccato le postazioni di Kiev. La Guardia Nazionale Ucraina, esorta tutti a mantenere la calma, ma la tensione, per la mancata De-escalation russa lungo i confini del paese continua a salire. Immagini satellitari, mostrano nuove strade, e un ponte tattico in costruzione lungo il Pripyat, un fiume bielorusso che dista meno di 7 km dalla frontiera Ucraina, che sarebbe utilissimo per una eventuale invasione russa. Qualsiasi scintilla, potrebbe incendiare la situazione. Cosi', aumenta il numero di persone che desiderano diventare cittadini della Federazione Russa. Maljuta e la sua famiglia, si uniranno agli oltre 720 mila residenti delle Repubbliche separatiste, che hanno ricevuto cittadinanze e passaporti russi, grazie ad una procedura voluta da Putin. E vista, come un chiaro tentativo di sottolineare l'influenza di Mosca nelle regioni, insieme ad altri vantaggi, come i vaccini o l'assistenza sanitaria. Gli analisti, concordano sul fatto che è improbabile che il Cremlino sostenga l'indipendenza di Donetsk e Lugansk in tempi brevi, nonostante le pressioni della Duma. Ma piuttosto dicono, continuerà a raccogliere benefici politici dal suo coinvolgimento nell'aria.