Sbarcano centinaia di trolley nell'Isola di Hvar, al largo della Costa Dalmata, durante tutta la giornata. Gettonata dai giovani per la vita notturna, che ora si spegne a mezzanotte, come il resto della Croazia. Non c'è coprifuoco, ma tutto chiude tassativamente. Il rialzo dei contagi è preoccupante, è l'ammissione del Ministro della Salute, specie nella Costa Dalmata. Nell'ultima settimana l'incremento di positivi è del 46%, il numero dei contagi è ancora basso, ma ciò che spaventa è la rapidità della diffusione della variante Delta e così la Croazia, rimane nella classificazione arancione del Centro Europeo di Prevenzione. Le misure sono state confermate e saranno inasprite, è stata l'anticipazione del Governo, che ha lanciato un messaggio: fidatevi della scienza, vaccinatevi. La seconda dose non ha raggiunto neppure il 40% della popolazione, gli over 60 sono ancora scarsamente protetti. Per salvare la stagione ben avviata, non c'è altra scelta, così le istituzioni cercano di velocizzare la campagna. Come mai quest'anno sono arrivati turisti da Paesi lontani: dagli USA, dal Sudafrica, dall'Inghilterra e dalla Francia, dall'Irlanda e dalla Germania. Tutti senza mascherina, specie con la leggerezza di chi, è doppiamente vaccinato. Per chi viaggia, è considerata l'unica strada per tornare alla normalità. E per favorire il turismo, ognuno si organizza alla svelta. Nell'Isola di Hvar, i test necessari a volare, si fanno qui: si compila con carta e penna, ma il risultato è telematico e puntuale.