Per certi versi il tempo si è fermato a Cuba, un po' come le macchine anni '50 che ancora girano per le vie dell’Habana Vieja. L’Isla Grande è travolta dalle proteste che hanno intervistato 14 città e la Capitale, ma il Governo centrale nega che queste siano provocate dal malcontento o dal disagio sociale. Secondo un copione che non è mutato di un millimetro dai tempi della Baia dei Porci, dietro ogni sussulto, secondo il Regime. c'è la longa manus degli Yanquis. Questa la versione che ha fornito il Ministro degli Esteri Bruno Rodriguez, questo quanto ripetuto da Cina e Iran, che hanno puntato il dito contro Washington e hanno parlato di "influenze esterne". L'amministrazione Biden, però, è accusata perfino di eccessiva cautela e la condanna del Presidente e l'invito ad accogliere le istanze della piazza sono stati interpretati come troppo, se non codardi, dall’opposizione repubblicana. Il punto è che al di là del consueto ping pong di dichiarazione e anatemi, i numeri di Cuba sono spietati: l'economia si è contratto del 11% l'anno scorso. La causa principale è il Covid che ha inaridito la principale fonte di ricchezza, il turismo e, a cascata, anche le rimesse dei migranti, una fonte di valuta pregiata che permette alla popolazione locale di contrastare un'inflazione galoppante. E lo stesso Covid, che il Regime dichiara di aver combattuto con il vaccino autarchico, sta ricominciando a mordere, con i contagi in salita in tutta l'isola. Sono questi gli elementi che hanno trascinato migliaia di persone in piazza al grido di “Patria Y Vida”, riecheggiando il “patria o muerte” dei Barbudos. E poi c'è il problema della dirigenza. Dopo il lungo autunno di Fidel e Raul e dei “ragazzi della Granma”, ora i nuovi Leader sono scialbi burocrati privi del carisma che ha permesso ai predecessori di tenere unito il paese. È per questo che, nonostante il sanguinoso precedente del '94, quando la protesta dei cubani venne soffocata nel sangue, le scene si ripetono. E le istanze, a distanza di 27 anni, non cambiano: Libertà, cibo, medicine.