Dai migranti all'Afghanistan, l'agenda estera della Turchia

08 ott 2021
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"Il nodo delle migrazioni resta centrale nell'agenda politica internazionale, qual è la situazione con la Libia e qual è quella con l'Afghanistan?" "La Turchia da più di dieci anni sta accogliendo profughi provenienti dalla Siria. Qui oggi abbiamo una comunità siriana di rifugiati che supera i 4 milioni. La Turchia possiamo dire che ha assunto un peso, un carico, un impegno e anche un onere molto molto importante. Per quanto riguarda l'Afghanistan ovviamente anche lì per quanto riguarda l'immigrazione la distanza tra l'Afghanistan e la Turchia, la distanza tra la Turchia e l'Europa, se mettiamo a confronto questi due vediamo, notiamo, che la distanza tra la Turchia e l'Europa è più breve della distanza tra l'Afghanistan e l'Europa e non c'è alcun impedimento attualmente se le persone raggiungono la Turchia, in fuga dal proprio paese, perché non possano passare, anche transitare in altri paesi tra cui anche i paesi europei. Ma come alcuni paesi hanno dichiarato, alcuni politici hanno dichiarato che come se la responsabilità della gestione di questa seconda ondata migratoria, di questo flusso, appunto, di rifugiati fosse una responsabilità della Turchia come se loro potessero guardare semplicemente da lontano. Per quanto riguarda l'Afghanistan abbiamo ovviamente delle preoccupazioni che riguardano tutta la situazione, noi avremmo voluto che ci fosse stato un governo più inclusivo che avesse dato voce, rappresentanza al suo interno a diversi gruppi, sia di carattere etnico, sia di carattere religioso. Questo non è successo. Riteniamo che per poter intanto avviare un processo politico di dialogo e di confronto sia importante che ci sia, che esista un governo in Afghanistan e poi successivamente useremo tutti i canali diplomatici per poter dialogare con il Paese e affrontare i conflitti. In Afghanistan la questione non si limita soltanto a una questione politica o di immigrazione perché ci sono attualmente 18 milioni di persone in Afghanistan che stanno rischiando di non potere raggiungere né cibo, né acqua. Devono essere fatti interventi sostenibili nel tempo, realistici, soprattutto con un approccio sempre umano, un approccio dotato di coscienza, ma che tenga conto anche della realtà afghana, quindi la realtà afghana va conosciuta, va sempre tenuto presente". "Come è importante capire come si stanno sviluppando i rapporti tra l'Unione Europea e la Turchia?" "I rapporti tra la Turchia e l'Italia sono ad un ottimo livello. Siamo due paesi che si capiscono molto bene e abbiamo anche delle sfide che ci accomunano, come anche interessi comuni e sappiamo bene che l'Italia sta sostenendo il nostro processo di adesione come membro pieno all'Unione Europea, sta offrendoci un sostegno veramente di principio per cui siamo assolutamente grati, perché sentiamo che l'Italia è sempre stata al nostro fianco".

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