Il nuovo episodio della guerra commerciale fra Washington e Pechino passa anche da Huawei. Donald Trump, con un ordine esecutivo, parlando di una vera e propria emergenza nazionale, ha di fatto vietato alle aziende americane di fare affari con determinati fornitori stranieri, a partire dal colosso tecnologico cinese che è stato poi anche prontamente inserito dal Dipartimento del commercio nella cosiddetta “Entity list”, una lista nera che raccoglie le compagnie che, rappresentando rischi per la sicurezza, non sono autorizzate a comprare componenti da società americane. Una vera e propria morsa che punta a strozzare Huawei su due fronti dunque, da una parte estendendo alle società private l’interdizione già prevista per l'entità pubblica ad usare la tecnologia cinese e dall'altra facendo di fatto uscire dal mercato alcuni prodotti Huawei che si basano su componenti costruiti da fornitori statunitensi. Qualsiasi azienda americana che intendesse continuare comunque a vendere o a fare affari con Huawei avrebbe dunque bisogno di una licenza particolare che difficilmente verrà concessa, viste le pressioni che questa amministrazione sta ponendo sulla compagnia, accusata in più occasioni da Washington di spionaggio e considerata un vero e proprio pericolo per la sicurezza nazionale, tanto che, come l'Italia sa bene, gli Stati Uniti stanno anche mettendo all'angolo gli alleati, chiarendo che non sono più disposti a condividere informazioni d'intelligence con chi decidesse, ad esempio, di affidare a Huawei lo sviluppo della propria rete 5G. Molti Paesi infatti fanno affidamento su Huawei, che di fatto offre delle soluzioni tecnologicamente più avanzate e anche più competitive dal punto di vista dei prezzi e non a caso Angela Merkel ha fatto presente che i Paesi europei non seguiranno gli Stati Uniti e che sono in grado di valutare da soli i rischi e le eventuali minacce per la loro sicurezza.