Parlare a Bruxelles perché Washington intenda. Putin dialoga con gli Stati Uniti, ma accusa i vicini di voler far deragliare il processo negoziale, introducendo nel piano di pace modifiche inaccettabili per Mosca. Se l'Europa vuole la guerra siamo pronti a combattere, tuona il presidente russo. Putin dunque suona i tamburi di guerra mentre parla di pace. In un incontro di circa cinque ore gli americani Whitcof e Kushner lo aggiornano sui risultati delle trattative con gli ucraini, andate in scena lo scorso weekend in Florida. Al termine del colloquio giudicato produttivo da Mosca, i russi definiscono inaccettabili alcuni punti del piano presentato dagli americani, affermando in sostanza che la pace non si è avvicinata di una virgola. Il canale resta aperto, ma la proposta d'accordo rimaneggiata per volere degli ucraini e con l'appoggio l'Europa e del Segretario di Stato americano Rubio è ora poco digeribile per Mosca. La situazione in Ucraina è un disastro, ammette Trump che abbandona per un attimo la strategia dell'ottimismo. Lasciata Mosca gli emissari americani dovrebbero vedere Zelensky per metterlo al corrente degli ultimi sviluppi. Mosca vuole allontanare gli Stati Uniti dalle trattative, avverte il Presidente ucraino. È un momento difficile per l'Ucraina, secondo Zelensky che poi aggiunge: non siamo mai stati così vicini a un accordo. A detta di Zelensky, il piano di pace all'esame dei negoziatori comprende ora 20 punti. .























