"Credo che il riconoscimento dello status di candidato all'Ucraina, rispetto alle sue ambizioni europee, sia stato un passo fondamentale di vicinanza e d'incoraggiamento. Dobbiamo fare in modo che questa guerra finisca il prima possibile ma non esiste pace senza, ovviamente, la volontà dell'Ucraina di voler intraprendere un percorso di pace che garantisca quello che gli ucraini vogliono rispetto all'integrità territoriale e rispetto alla loro libertà". "E secondo il Governo le cose cambieranno in Italia rispetto all'amicizia, l'alleanza con l'Ucraina?" "Dobbiamo augurarci tutti che non cambi niente, dobbiamo augurarci che si continui a sostenere, con tutte le forze possibili, questo Paese, perché questo Paese è la frontiera dell'Europa, non sta difendendo solo sé stesso".























