La seconda tappa di una missione che, fino a pochi giorni fa, sembrava impossibile è in Polonia. All'aeroporto di Rezov, nell'ovest del paese, qui all'indomani di quello che è già stato definito un incontro storico quello tra il Presidente ucraino Zelensky e il suo omologo americano Biden a Washington; avviene un altro colloquio che potrebbe aprire una nuova fase del conflitto contro la Russia; è quello tra il leader ucraino e il collega polacco Andrej Duda, un'altra visita e un abbraccio tra i due che sembrano dire a Putin l'Ucraina non è sola, l'occidente è unito e non retrocede, sicuramente un incontro che rafforza l'asse tra Europa orientale e Stati Uniti contro la Russia. Tanti gli argomenti di cui due leader hanno parlato: dagli eventi dell'anno scorso ai piani strategici per il futuro, dalle relazioni bilaterali alle interazioni a livello internazionale nel 2023. La presidenza Ucraina ha poi aggiunto, in un comunicato, che i due hanno messo l'accento sul rafforzamento delle capacità di difesa dello stato ucraino e le questioni umanitarie. In primis l'accoglienza dei profughi. Sono tanti i ringraziamenti profusi da Zelensky. In Polonia come negli Stati Uniti per una Casa Bianca che ha ufficializzato il nuovo pacchetto di aiuti militari pari a 1,85 miliardi di dollari incluso il sistema di difesa aerea Patriot e che ha anche promesso il sostegno a Kiev per tutto il tempo necessario. Sostegno ribadito poi dal Congresso americano, dopo l'appello accorato del presidente ucraino. "C'è bisogno di trovare una nuova luce in fondo a questo, a questo tunnel, il mio paese non è caduto il mio paese assolutamente ancora forte e vivo.".