Donne dell'America Latina unite, affinché l'aborto sia un diritto ed una scelta. Hanno manifestato nei Paesi in cui l'interruzione di gravidanza, può essere punita con il carcere, dove come in Cile, è oggi consentito solo per tre cause: pericolo di vita per la madre, malformazione del feto, violenza sessuale. Il progetto di depenalizzazione del reato, è stato approvato in Cile. Le militanti hanno festeggiato alla Camera dei Deputati. Rabbia e Polizia, durante la manifestazione più agguerrita, a Città del Messico. Qui la Corte Suprema, ha dichiarato anticostituzionale, criminalizzare l'aborto e ha annunciato l'imminente liberazione, delle donne in carcere. Dalla Colombia all'Uruguay, dal Venezuela al Perù, dove l'interruzione, come in Brasile, è consentita solo in caso di rischio per la madre. Chiedono aiuto, perché non accada più, quel che ragazze denunciano a Lima, davanti al Palazzo di Giustizia. Ogni anno, migliaia di donne in America Latina muoiono a causa di aborti non sicuri. Mentre le gravidanze adolescenziali e la violenza sessuale, continuano ad aumentare.