È un saluto affettuoso ed un encomio pubblico quello che Mario Draghi riserva ad Angela Merkel nel suo ultimo viaggio in Italia da Cancelliera. Ci mancherà, dice il Presidente del Consiglio. È stata una campionessa di multilateralismo quando altri Paesi si schieravano per il protezionismo e l'isolazionismo, ed è stata - conclude Draghi - un esempio per tante ragazze e giovani donne interessate alla vita politica. Ha trasformato il ruolo della Germania in Europa. "Voglio prendere questa occasione per ringraziarla a nome del Governo e anche a nome mio personale per il ruolo determinante che ha avuto nel disegnare il futuro dell'Europa negli ultimi 16 anni". Anche Angela Merkel riserva ringraziamenti a Draghi, soprattutto per questi anni in cui l'Europa tutta ha dovuto affrontare sfide e problemi di portata inimmaginabile per 27 Stati diventati improvvisamente piccoli nel panorama mondiale. L'Europa dovrà continuare ad esserci, ripetono. "Partendo dalla crisi del Coronavirus dobbiamo lavorare anche, per esempio, su quelli che sono gli investimenti futuri che dovremo fare. E, in questo caso, portiamo avanti un lavoro comunitario, comune, per garantire la trasformazione per la tutela del clima, ne abbiamo parlato, l'Europa non è da sola". Ma serve un maggior coordinamento, concordano entrambi. Ne serve di più - dice Draghi - fra Italia e Germania sui dossier ambientali ed energetici, soprattutto per quanto riguarda l'impatto di queste politiche sulle nostre imprese. Lavoreremo con l'Italia - promette Merkel - che nel suo Paese, assicura, ci sarà una transizione di Governo veloce.