La pandemia l'ha ritardato ma non ha potuto fare nulla per comprometterne la spettacolarità e l'importanza. Prende così il via Expo 2020 a Dubai, il primo evento mondiale destinato a segnare la ripartenza dopo la piaga del Covid. Sono 191 i Paesi coinvolti in questa manifestazione. Tra tutti l'Italia col suo Padiglione: 3.500 metri quadrati per 27 metri di altezza. Sono 70 i partner istituzionali, 15 le Regioni e 30 le Università che hanno partecipato a questo progetto. Le passerelle sono rivestite da bucce d'arancia secche e chicchi di caffè. Un'installazione di alghe converte l'anidride carbonica emessa dai visitatori in ossigeno. Il mondo che vorremmo è racchiuso qui. "Rappresenta la bellezza, la bellezza italiana, ma non una bellezza estetica solamente. Ma la bellezza che fa riferimento alla cultura rinascimentale ossia la ricerca del vero, del giusto, del buono e del bello. Perciò all'interno tutto è coniugato con questo tipo di visione, con questo tipo di sensibilità". Nulla andrà perduto del Padiglione Italia come il tetto, ad esempio, composto da tre scafi rovesciati e dipinti coi colori della bandiera italiana che verranno interamente riciclati. Anche per questo il progetto firmato da Carlo Ratti e Italo Rota si è aggiudicato il Premio come Miglior Progetto Imprenditoriale dell'anno. Nei sei mesi di Expo poi il Padiglione Italia ospiterà molti forum multilaterali. Questa prima settimana avrà come tema i cambiamenti climatici e la biodiversità. Nei prossimi giorni, sulla piattaforma globale di Expo, sarà lanciata la candidatura di Venezia come capitale mondiale della Sostenibilità. "Vuol dire affrontare i grandi effetti distruttivi dei cambiamenti climatici. Vuol dire dare una risposta concreta ai milioni di giovani che chiedono un cambiamento reale. Ecco a Venezia lo stiamo già sperimentando, stiamo già mettendo in atto azioni concrete che è quello che i giovani e i bambini hanno bisogno che ci siano. Per cui per quello a Venezia".
