Anche in Canada arriva lo spettro dei veicoli usati come armi. È stato arrestato il trentenne che nella serata di sabato scorso ha seminato il terrore a Edmonton, città dello stato dell’Alberta, con un duplice attentato. Il primo attacco intorno alle 20, ora locale, quando un poliziotto è stato prima investito e poi accoltellato dal conducente di un’automobile. L’agente, che non è grave, è stato ferito, mentre era di guardia al Commonwealth Stadium, dove era in corso una partita di football. Poche ore dopo, intorno alla mezzanotte, un furgoncino si è scagliato contro dei pedoni ferendone quattro per darsi alla fuga per le vie di Edmonton, finché il conducente non è stato arrestato. Il fatto è avvenuto nella zona dei bar e dei locali, particolarmente affollata nel weekend. Dopo Barcellona, Londra, Berlino e Nizza di nuovo un furgone lanciato sulla folla. Questa volta non è accaduto in Europa, ma in Canada, Paese finora solo sfiorato dal terrorismo con l’attacco al Parlamento di Ottawa del 2014. Secondo il Capo della Polizia, l’uomo avrebbe agito da solo. Le autorità hanno aperto subito un’inchiesta per terrorismo, anche perché a bordo del camion gli uomini della polizia hanno trovato una bandiera dell’Isis. Il premier canadese Justin Trudeau ha condannato l’attentato affermando che il Canada non permetterà all’estremismo violento di radicarsi.