206.2 miliardi di dollari bruciati in una giornata con il titolo che, registrando un tonfo negativo del 14%, ha trascinato con sé anche Wall Street. Amazon crolla in borsa a causa della trimestrale negativa, la prima dal 2015, che ha fatto registrare una perdita da 3.8 miliardi nel primo trimestre del 2022 rispetto ad un profitto di 8.1 miliardi di dollari nello stesso periodo di un anno fa. E per il secondo trimestre di quest'anno l'azienda fondata da Jeff Bezos si aspetta un reddito operativo tra una perdita di un miliardo di dollari e un guadagno di tre. Cifre lontane dai 7.7 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2021. Numeri mai registrati dal colosso dell'e-commerce negli ultimi anni e che hanno condizionato il listino a Wall Street precipitando in un profondo rosso. Diverse le cause che hanno maturato questi dati negativi, condizionati soprattutto dall'investimento di Amazon nel produttore di auto elettriche Rivian, che ha subito una perdita di 7.6 miliardi di dollari a causa del crollo del 50% delle sue azioni. A pesare sul trimestre passato e su quello futuro anche i costi elevati, causa inflazione, e l'uscita dalla pandemia che ha portato ad una riduzione delle vendite online dopo il boom del 2020 e 21. Nel primo trimestre del 2022 le vendite sono salite solo del 7% rispetto al 44% del 2021. Amazon, tra le aziende che più di tutte ha beneficiato a livello economico delle restrizioni a causa della pandemia, adesso deve far fronte ad una perdita di 6 miliardi di dollari dovuta all'aumento dei prezzi, alla crisi del carburante, alla minore richiesta rispetto agli stock immagazzinati. Senza contare le nuove richieste di sindacalizzazione dei suoi lavoratori, richieste che stanno portando ad una maggiore tutela sulle condizioni di lavoro e stipendi più alti, altri elementi che potrebbero influire in futuro.