E' più forte di lui. Elon Musk, sostenuto dal suo impero finanziario e dagli algoritmi che governano il suo social, non può evitare di entrare a gamba tesa nelle politiche europee. E dunque dopo il sostegno al partito neonazista AFD in Germania e alla sua leader Alice Weidel, a cui ha dedicato una lunga intervista e dopo la campagna diffamatoria contro il premier laburista britannico Keir Starmer, lancia con un conciso messaggio su X il cosiddetto Mega Make Europe Great Again, direttamente adattato per il Vecchio Continente dal Maga di Donald Trump, acronimo Mega, che in realtà è stato appena usato nel Regno Unito come Mega per le manifestazioni a sfondo xenofobo di domenica scorsa a Londra, dove diverse persone lo hanno scandito chiedendo la liberazione di Tommy Robinson personaggio noto come fondatore nel 2009 del gruppo di estrema destra English Defence League e che ha già al suo attivo più condanne per aver fomentato la violenza contro migranti e musulmani. Musk ha quindi scritto il suo appello ad appena ventiquattro ore di distanza dall'appropriazione di Mega da parte del gruppo xenofobo inglese, ampliandone però i confini, mentre sul suo social arriva un messaggio di Victor Orban, dove il premier ungherese invita a Budapest proprio la leader dell'AFD, affermando che Berlino è sempre stata una città di muri e che è ora di abbatterne un altro. Probabilmente è proprio quello necessario a sdoganare il neonazismo. Le simpatie di Musk per la Weidel sono chiare ma non è ancora chiaro il manifesto politico che dovrebbe esserci dietro a Mega, visto che l'uomo più ricco del mondo non l'ha ancora svelato, anche se dai primi segnali raccolti, potrebbe essere una deriva verso l'estremismo più sfrenato. .