Diversi sondaggi prima del secondo turno di queste elezioni legislative in Francia hanno raccontato come, probabilmente la settimana precedente gli accordi tra i partiti ed esistenze dei candidati più deboli in favore dei più competitivi, abbiamo minato la possibilità che la destra estrema di Marin Le Pen e Jordan Bardella ottenga una maggioranza assoluta, ovvero 289 seggi su 577 all'Assemblée Nationale, la camera bassa del Parlamento. La Francia inquieta al voto rischia di trascinare il paese in un territorio finora sconosciuto, una cosiddetta coabitazione tra poli politici completamente opposti mai vista prima o una crisi politica duratura tra caos istituzionale e ingovernabilità, con nessun partito con i numeri per garantire la formazione di un esecutivo funzionante. "Non c'è mai stata una situazione di questo genere in Francia, almeno dalla nascita della quinta Repubblica, almeno dal 1958. Prima di questo la Costituzione francese ha molto paragonabile a quella italiana, ma adesso nel sistema francese ha tutto organizzato su un sistema dove le maggioranze sono molto molto chiare e molto forte. E questo era già meno vero in 2022, ma sta per sparire totalmente adesso. Diciamo che è sempre più vicino il scenario dove c'è una ingovernabilità generale." L'altro dato emerso dagli ultimissimi sondaggi, che peserà sul risultato, è la possibilità di un affluenza record, quasi al 70%, come non si vedeva dagli anni Settanta nonostante l'inizio ufficiale delle vacanze estive scolastiche nel paese.























