Si respira ad Atene, dopo giorni di caldo torrido, le temperature, dopo aver superato i 40 e non solo nella capitale, si sono abbassate un po', ma non di molto. Ci si chiede quanto questa afa e un mare meraviglioso a due passi, incideranno alla fine sull'affluenza in un paese che per la prima volta è chiamato alle urne nel mese di luglio. E' una delle poche incognite di queste elezioni dall'esito abbastanza scontato. Stando a tutti i sondaggi infatti, ad affermarsi con un discreto margine, dovrebbe essere il partito conservatore di centrodestra Nuova Democrazia, guidato da Kyriakos Mitsotakis 51 anni, figlio di un ex premier e discendente di una delle famiglie politicamente più potenti della Grecia. A farne le spese, nonostante i dati macroeconomici parlino di un Paese in decisa ripresa, Syriza, il partito di sinistra al Governo dal 2015 guidato da Alexis Tsipras, nato politicamente come uomo anti-austerity anti sistema, ha finito con applicare tutte le misure imposte dalla Troika. Chi vincerà saranno i greci a deciderlo, recandosi alle urne per eleggere i nuovi 300 membri del Parlamento. In queste elezioni politiche le prime dalla fine del programma di austerità imposto dai creditori internazionali, che potranno in qualche modo incidere sul destino dell'Europa.