Nulla può essere escluso ed è vero che il ballottaggio è un'altra elezione, è vero ma anche no. Perché sono in pochi a Istanbul a credere nella rimonta di Kemal Kılıçdaroğlu, il candidato dell'opposizione infatti nei sondaggi del primo turno sembrava poter scalzare l'incontrastato leader turco Recep Tayyip Erdogan, che guida il Paese da 20 anni con il pugno di ferro, ma poi alle urne si è dovuto fermare al 45% mentre il Presidente in carica ha sfiorato la vittoria al primo turno. Secondo molti analisti vicino all'opposizione anche il solo fatto che Erdogan sia dovuto andare al ballottaggio è un segnale di debolezza o comunque del fatto che il suo astro è in discesa, del resto i numeri non sono dalla parte di Erdogan, la Turchia dopo aver recitato la parte della tigre mediorientale in economia ora è in picchiata, la lira è scambiata a venti contro il dollaro, l'inflazione ufficiale è salda al 50%, la disoccupazione al 10%. I mercati per ora non sembrano fiduciosi nell'immediato futuro della Turchia, la borsa continua a perdere in vista del ballottaggio, gli scambi si sono rarefatti, segnale di prudenza oppure di sfiducia. Ma c'è soprattutto il dossier migranti, in parte cavalcato da Kılıçdaroğlu che inquieta l'opinione pubblica, sono quasi 4 milioni dalla sola Siria, più l'equivalente da altre nazioni, l'accordo con lui li blocca nel Paese ma questi diventano forza di lavoro a basso costo che ruba occupazione e crea tensioni sociali. Il punto è che chiunque dei due candidati vincerà, nessuno è sicuro che sarà in grado di dare risposte a questi problemi e quindi la sfiducia regna sia a livello nazionale che internazionale. Nel suo comincio ad Istanbul, Erdogan ha lanciato slogan per l'unità nazionale ribadendo che vuole la concordia tra Governo e Parlamento e questo forse è un punto che rivela la sua debolezza. Perché la sua coalizione ha sì la maggioranza ma non quella qualificata, necessaria per modificare la Costituzione. Il suo sogno di essere presidente a vita e quindi davvero il Sultano, molto probabilmente è sfumato ed è questa forse l'unica vera vittoria di Kılıçdaroğlu.