Curioso che alla fine il primogenito, eterno secondo, salga al trono come Carlo III. Numeri a parte è più semplicemente il dopo di lei, basta e avanza. Perché lo sappiamo tutti che quella corona sulla sua testa peserà molto di più dei già sacrali 2,2 kg della St Edward's Crown, il più solenne tra i gioielli della monarchia inglese che dovrà indossare il giorno dell'incoronazione. Vita da Carlo, figlio di Elisabetta, marito di Diana, poi marito di Camilla, sempre padre di William e Harry, poi nonno dei royal babys più famosi del web, insomma mai Carlo e basta. Ora Re Carlo torna dalla guerra, da sire vincitor e a 73 anni. Ed è vero che in una monarchia l'attesa della corona è essa stessa la monarchia, ma nel caso di Carlo, come dire, si è un po' esagerato. Cosa fai nella vita? Aspetto che diventare re. Da settant'anni, per lui eterno erede al trono è stato così. Figlio difficile, marito controvoglia, oscurato sempre da chi brillava più di lui, perennemente non all'altezza di sua altezza, da qualche tempo un po' più amato o meno odiato, come volete, per via di un popolo che nell'avere una vita col destino designato ha capito che esiste anche una croce e non solo la delizia, che sia per questo o per una serie evento sulla sua famiglia, non lo sappiamo, che poi la vicenda di Carlo ha più a che fare con Succession che con The Crown. Ora il doppiopetto prende il posto dei cappellini colorati. Il Principe di Galles del Principe del Galles diventa l'abito del re e soltanto quando gli inglesi canteranno God Save the King senza incespicarsi, allora saprà lui di non avere perso e sarà finalmente, fa anche rima, Carlo III.























