Nelle prossime settimane inizieranno i lavori per quello che sarà un centro di accoglienza permanente per i migranti, per i prossimi mesi o anni. dopo aver visitato la tendopoli allestita da esercito e croce rossa col capo delegazione dell'Unione europea, annuncia la costruzione del nuovo campo, finanziato dall'Ue e il ministro della sicurezza bosniaco, ospiterà più di 1500 persone. La Bosnia deve garantire i diritti umani a rifugiati e migranti, ha detto il capo delegazione dell'unione europea Johann Sattler. L'unione europea supporta la Bosnia da ormai 3, 4 anni, da quando il fenomeno migratorio è arrivato anche qui, ogni anno spendiamo 20 milioni di euro per aiutare la Bosnia Erzegovina a fronteggiare il fenomeno migratorio. Al momento sono 750 le persone alloggiate nelle tende a aggiunge poi, ma sono almeno 2000 i migranti e rifugiati che restano bloccati al confine tra Bosnia e Croazia, dormono sulle montagne o nelle case abbandonate, ci racconta Fabien, volontario della ong NO NAME KITCHEN. La soluzione non è costruire un secondo campo sulle montagne, ieri alcune persone che sono a Lipa avevano bisogno di comprare giacche pesanti perché avevano freddo, a Velika Kladuša c'è una stazione di bus che ha dei bus speciali per i migranti a cui non è permesso prendere il bus con le altre persone. Bus differenziati a Velika Kladuša, dunque l'area delle tendopoli sulle montagne, quasi al confine con la Croazia, a Lipa intanto dovrebbero esserci solo uomini adulti, ma incontriamo Mohammed, 17 anni, pachistano, dorme vicino alla tendopoli in uno stabile abbandonato perché nelle tende fa freddo, ci dice. Famiglie e bambini sono invece al campo Sedra, un vecchio hotel che ospita ora 400 persone, tra loro 50 minori non accompagnati. Li incontriamo Tihana della ong italiana IPSIA, lavora in entrambi i campi. C'è una differenza enorme, ad esempio noi qui giochiamo con i bambini, facciamo sport e c'è davvero una bella atmosfera, poi vai a Lipa ed è un disatro.