La fila è lunghissima. Il passaparola e i messaggi sulle reti sociali hanno fatto arrivare molta più gente del previsto alle porte dell'associazione dei residenti di Aluce, un quartiere popolare nella zona Sud di Madrid. Un gruppo di volontari organizza una distribuzione di aiuti alimentari. L'ultima volta che avevano dovuto farlo era stato 10 anni fa, in piena grande recessione. Rojelo Poveda è il presidente dell'associazione che, come molte altre, si sta organizzando per rispondere agli effetti collaterali dell'emergenza Covid-19: la distruzione di centinaia di migliaia di posti di lavoro e l'aumento della povertà. Solo a Madrid le richieste arrivate alla Caritas si sono triplicate. Moltissime sono famiglie con bambini, i più esposti al rischio di pagare le conseguenze dell'esclusione sociale. Proprio una delle misure adottate verso i più piccoli dalla regione di Madrid ha suscitato molte polemiche. Alexandra ha appena ritirato il pranzo di oggi per le sue figlie in una delle due grandi catene di fast-food a cui la regione si è affidata, dopo la chiusura delle scuole, per sostituire il servizio mensa per i bambini delle famiglie più vulnerabili. Molte delle persone che vengono qui a ritirare questi menù avrebbero preferito una soluzione diversa. Contro la decisione della regione, la federazione di associazioni dei genitori degli istituti di Madrid ha presentato un ricorso. In un Paese dove sono ancora presenti le cicatrici della grande recessione, l'aumento della povertà fa molta paura.