Erano già tesi da tempo i rapporti tra Regno Unito ed Iran ma ora l'esecuzione dell' ex viceministro e cittadino iraniano-britannico Alireza Akbari rischia di segnare un punto di non ritorno tra i due Paesi. Dopo l'esecuzione di Akbari, sospettato di essere una spia dei servizi segreti britannici, l'Iran ha convocato l'Ambasciatore inglese a Teheran denunciando il sostegno malevolo di Londra a una spia. Furioso il Governo britannico con il Primo Ministro Sunak che attraverso questo tweet si definisce sconvolto dall'accaduto e parla di "atto codardo, degno di un regime barbarico". Quali saranno le reali conseguenze dell'uccisione di Akbari è ancora difficile da capire. Di fatto è il Ministro degli Esteri James Cleverly ad annunciare una condanna nei termini più forti: questo, scrive anche noi su Twitter, non rimarrà senza risposta. E intanto parla di sanzioni imposte al Procuratore generale iraniano senza però specificarne la natura. A prendere posizione contro l'Iran anche gli Stati Uniti che attraverso un comunicato si uniscono al Regno Unito nella condanna di quello che definiscono un atto barbarico. Sulla stessa scia la Francia con il Presidente Macron che parla di un atto atroce che non resterà impunito e la Germania che ribadisce totale vicinanza al Governo britannico. Di fatto l'impiccagione dell'ex viceministro è destinato ad acuire le tensioni già esistenti tra Iran e comunità internazionale. Nel mirino per le violenti repressioni contro il popolo e il coinvolgimento nella guerra della Russia contro l'Ucraina, l'Iran è sempre più esposto a un regime di sanzioni più severe. Tensioni che rischiano di compromettere definitivamente il già difficile negoziato internazionale per il rilancio dell'accordo sul nucleare.