Massima allerta nella capitale indiana in tutti gli stati limitrofi dopo che un'auto è esplosa a Nuova Delhi seminando morte e distruzione. Il veicolo con a bordo tre persone procedeva lentamente, poi si è fermato ad un semaforo rosso prima di esplodere facendo strage e danneggiando i veicoli nelle vicinanze, ma soprattutto riaccendendo i timori della popolazione legati agli attentati che avevano devastato il paese. Al momento non si conoscono le cause dell'esplosione, le autorità stanno ancora esplorando tutte le possibilità, ma è il luogo dove è avvenuto a destare sospetti, una zona frequentata quotidianamente da migliaia di turisti che visitano il Forte Rosso, monumento del XVII secolo, dove ogni anno il 15 agosto viene celebrato il giorno dell'indipendenza. La struttura sorge a poco più di otto chilometri dal Parlamento indiano e a pochi metri dal mercato di Chandni Chowk. Per motivi di sicurezza l'aeroporto internazionale Indira Gandhi, la metropolitana, il Forte Rosso e gli edifici governativi considerati obiettivi sensibili sono presidiati dalle forze dell'ordine, mentre il primo Ministro indiano Narendra Modi ha espresso le proprie condoglianze. Gli ultimi gravi attentati a Delhi risalgono al settembre 2008 quando cinque esplosioni quasi simultanee distrussero aree molto affollate della capitale, uccidendo circa 30 persone e ferendone oltre un centinaio. Un attentato rivendicato dall'Indian Mujahidin, un gruppo militante locale di giovani musulmani indiani radicalizzati. Nello stesso anno il paese venne scosso da una serie di attentati terroristici in diverse città che videro l'apice a Mumbai quando il 26novembre persero la vita 166 persone. .























