Per una volta gli italiani sono tutto sommato in linea col comune sentire degli altri popoli europei. Per una volta non siamo tra i più euroscettici insomma. Il risultato dell'ultimo eurobarometro, il sondaggio periodico commissionato dal Parlamento Europeo tra i cittadini di tutti gli Stati membri, fa emergere un giudizio nel complesso positivo su come Bruxelles sta gestendo e ha gestito la pandemia. Quasi la metà degli intervistati si dichiara soddisfatto di quanto deciso in termini di contenimento del virus, nonostante le incertezze, soprattutto iniziali, nella campagna di vaccinazione. Il 48% mostra fiducia nelle istituzioni comunitarie, era il 50% nel report di dicembre, siamo comunque nella media più alta dell'ultimo decennio. Per dire, nel 2012 solo il 30% dichiarava di avere un'immagine positiva dell'Unione. E per il 58% degli europei le misure restrittive prese sono da considerarsi giuste perché la tutela della salute deve prevalere sulla salvaguardia degli interessi economici. Se l'Italia è in linea con gli altri partner, un po' a sorpresa fa eccezione la Francia. Qui il tasso di soddisfazione crolla al 15% con grande preoccupazione di Bruxelles in vista delle presidenziali della prossima primavera e con l'antieuropeista Marie Le Pen molto forte nei sondaggi. Come mai, visto anche il ruolo centrale di Macron nel lanciare i piani continentali di sostegno all'economia racchiusi nel NextGen? Il Ministro per gli Affari Europei di Parigi parla di un'aspettativa di riforme dell'Unione che in Francia è molto più forte rispetto agli altri Paesi, di una delusione che viene da lontano, ben prima dell'emergenza Covid, insomma. La Francia come grande eurosettica a pochi mesi dalle elezioni per l'Eliseo? Di certo più dell'Italia o dei Paesi dell'Est, per una volta.