L'Europa è ancora nella morsa del fuoco, nel mese di Luglio le temperature hanno toccato livelli record favorendo gli incendi ed evidenziando la fragilità dell'Unione davanti a tale situazione. Una situazione che ormai è una vera e propria emergenza, con centinaia di persone evacuate. Il cambiamento climatico unito a superficie boschive ormai secche, data l'assenza di pioggia, ha favorito lo sviluppo di roghi in tutto il Vecchio Continente. Il bilancio è di più di 300.000 ettari distrutti dalla Spagna al Portogallo, dalla Francia alla Croazia. A destare particolare allarme sono la Gran Bretagna e la Grecia, qui i Vigili del Fuoco sono impegnati da giorni contro tre incendi boschivi. Sull'isola di Lesbo centinaia di turisti e residenti della località balneare, sono stati costretti ad evacuare a causa delle fiamme. Nel Nord del Paese, un rogo ha interessato il Parco Nazionale di Dadi, mangiando moltissimi ettari di foresta. Non se la passa meglio il Regno Unito dove a pochi giorni dal record dei 40 gradi e mezzo, le fiamme hanno avvolto un villaggio nel Nord Est dell'Inghilterra. Vicino all'aeroporto di Heathrow, sono stati inviati 40 pompieri e 6 mezzi per contrastare un vasto incendio. Secondo il Sindaco di Londra martedì scorso i Vigili del Fuoco hanno avuto la loro giornata più impegnativa dalla Seconda Guerra Mondiale. Almeno 60 le case distrutte di cui 41 nel solo agglomerato londinese.























