Per il Regno Unito, le prossime 48 ore saranno, per il momento, le più difficili di un'estate insolitamente calda e secca. Per la prima volta, è stata diramata un'allerta rossa e l'Inghilterra dovrebbe raggiungere e superare il record di temperature registrato a Cambridge 3 anni fa: 38,7 gradi. Così si presentava domenica la spiaggia di Bournemouth, nel sud del Paese, riempita di gente, fuggita soprattutto dalla Capitale Londra dove la Polizia ha diramato nelle ultime ore un invito alla popolazione a restare a casa. Il ministro della Salute Steve Barclay ha assicurato nel fine settimana che misure extra sono state messe in campo a partire da un potenziamento del sistema delle ambulanze per affrontare l'incremento del numero di richieste da parte della popolazione non abituata a temperature così estreme. Massima allerta anche per i vigili del fuoco anche se nel paese non si sono verificati gli incendi che invece stanno piegando diverse parti del continente. Qui, siamo in Galizia, nel nord della Spagna: si stima che questa sola regione, particolarmente boschiva, siano andati in fumo 4mila e 600 acri di terra negli ultimi tre giorni. Le temperature hanno raggiunto 45 gradi. In Francia, nella zona occidentale del paese intorno a Volteu, 1500 persone sono state costrette nella giornata di domenica a lasciare le loro abitazioni, a causa dell'avanzare delle fiamme. Oltre diecimila ettari di terra sono andati in fumo in solo 24 ore. E il dipartimento della gironda non è il solo ad essere stato colpito. Situazione estremamente complessa anche in Portogallo dove negli ultimi giorni le fiamme sono arrivate a lambire le case. Sulla penisola iberica sono attese punte di 47 gradi. Infine in Grecia, i Vigili del Fuoco tedeschi sono arrivati in aiuto dei colleghi greci per cercare di fermare gli incendi che, come ogni estate, devastano il Paese.























