Per il Dipartimento di Giustizia americano non tutti i documenti classificati o top secret nelle mani dell'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono stati recuperati dalla sua residenza di Palm Beach in Florida. È quanto emerge dopo che la giudice della Florida, Aileen Cannon, ha deciso di rendere pubblica la lista di documenti e oggetti sequestrati dall'FBI nel corso del raid dello scorso 8 agosto. Una scelta che fa luce ancora di più su come i documenti, anche quelli il top secret, venissero custoditi a Mar-al-Lago e pone anche altri interrogativi e dubbi, considerato che i federali hanno ritrovato 48 contenitori con l'intestazione classificato vuoti. Dei documenti desecretati si intuisce anche come Trump continuasse a consultare le carte top secret, 7 di 18 di questi documenti erano nell'ufficio dell'ex Presidente assieme ad altri 17 documenti segreti e decine di cartelle vuote. Una situazione che conferma quanto emerso già in un primo momento, che i documenti segreti presenti a Mar-al-Lago non erano custoditi nella stanza deposito ma nell'ufficio di Donald Trump e conservati in modo del tutto caotico tra altri oggetti come vestiti, regali e libri. Tutto questo arriva dopo l'attacco delle scorse ore del Presidente americano Joe Biden a Donald Trump e al suo movimento Maga, definiti una minaccia per il Paese e per la democrazia. Dichiarazione che ha provocato la reazione social di Trump, che ha insultato Biden. Deve essere pazzo o soffrire di demenza senile, ha fermato l'ex Presidente.























