Solo con la luce del giorno si capirà la devastazione e si potranno portare i primi soccorsi. L'uragano Ian, uno dei più potenti nella storia degli Stati Uniti, ha toccato terra poco dopo le tre del pomeriggio sull'isoletta di Cayo Costa al largo della cittadina di Fort Myers, sulla costa sud-occidentale dello Stato. É stato classificato appena sotto la categoria 5, la più violenta, e ha fatto registrare raffiche di vento da 250 km orari, scaricando in poche ore una quantità di pioggia che normalmente si vede in mesi. Nel suo percorso verso la costa orientale ha inondato centri abitati con punte di 3 metri e mezzo d'acqua spazzando via case, sradicando pali della luce, lasciando senza elettricità 2 milioni di persone e investendo in pieno la metropoli di Orlando. Nell'entroterra il cuore dell'uragano largo 50 km ha perso potenza ed è stato declassato a categoria 2 ma la massa della tempesta tropicale copre quasi tutta la Florida con venti da 160 km l'ora, oltre 2 milioni di persone avevano ricevuto l'ordine di evacuazione ma non è chiaro quanti l'abbiano seguito ed è ancora troppo presto per dire se ci siano dispersi. La Guardia Costiera sta intanto cercando una ventina di migranti che erano a bordo di un'imbarcazione colata a picco. Il Centro nazionale per gli uragani parla di situazione catastrofica, allerta tornado perfino sul lato opposto della penisola, a Miami rimasta finora ai margini della tempesta. In previsione del passaggio di Ian anche Carolina, Georgia e Virginia hanno dichiarato lo stato di emergenza.























