Sono 9 le imbarcazioni della Flotilla dirette a Gaza, bordate dalle forze militari israeliane a poche centinaia di miglia dalla costa. A bordo ci sono circa 150 persone provenienti da 30 paesi diversi, il cui intento era portare aiuti a Gaza. Tra loro anche 90 medici pronti a prestare il proprio aiuto e diversi carichi di medicinali. Si tratta del secondo tentativo di arrivare sulle coste della Striscia di Gaza dopo che la scorsa settimana Israele ha intercettato e fermato 40 imbarcazioni con a bordo più di 450 attivisti di diverse parti del mondo. Come è accaduto già per il primo tentativo le persone a bordo sono state portate al porto israeliano di Ashdod, per poi essere tradotti presumibilmente in carcere dove, denunciano gli attivisti rilasciati nei giorni scorsi, si trovano ancora 6 persone arrestate la scorsa settimana. L'Ambasciata e il Consolato d'Italia a Tel Aviv stanno seguendo fin dall'alba il blocco della nuova Flotilla da parte della marina israeliana. Sono una decina gli italiani fermati. "A loro verrà prestata tutta l'assistenza consolare necessaria, con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino al momento dell'espulsione" ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Intanto gli attivisti a bordo delle navi fermate la scorsa settimana raccontano di vessazioni e maltrattamenti importanti da parte delle forze armate israeliane. Il blocco delle 9 imbarcazioni ha richiamato i sostenitori in piazza. Sono diverse le manifestazioni che si terranno in più città italiane a sostegno del nuovo tentativo della Flotilla di portare aiuti a Gaza, dove manca tutto, cibo e medicinali, e dove non ci sono quasi più ospedali. .























