In queste ore i due candidati hanno parlato proprio di queste divisioni di cui parlavi di questo arcipelago, da una parte Macron ha cercato di passare come il candidato dell'unità, accusando Marine Le Pen, la sua rivale, di essere divisiva, di cercare appunto di dividere la Francia. Lui è andato a visitare come ultima giornata di campagna elettorale, ricordiamo da ieri, dalla mezzanotte, la campagna elettorale è sospesa è finita, è andato a visitare una zona rurale dove sicuramente il Presidente è visto come un candidato debole, perché Macron, è accusato dall'opposizione di essere il candidato delle città, il candidato dei ricchi, e viene accusato di non essere vicino a quella Francia più rurale, più di campagna, più delle cittadine. Ed è lei, che cerca appunto, di farsi passare come la politica della Francia, fuori dai centri urbani. Ma lui appunto, è andato all'attacco, dicendo: "No, non è vero, la Francia è una e la mia rivale cerca di dividere e di creare odio". Quindi si gioca molto su questi arcipelaghi, come hai detto e su queste divisioni, si è giocato molto nelle ultime ore della campagna elettorale. Ricordiamo che l'ultimo sondaggio di ieri, poi non ce ne potranno più essere, dà un vantaggio netto a Macron, 57% contro 43%, ma lo stesso Macron, come hai ricordato, ha detto due giorni prima della campagna elettorale: "Non si possono vincere le elezioni, le elezioni si vincono il 24. Quindi ha chiesto ai francesi di andare a votare e ricordiamo che comunque il 43% di Marin Le Pen è comunque, se fosse poi confermato dalle urne il 10% di più rispetto al 2017. Quindi comunque non è mai stata così avanti nelle intenzioni di voto dei Francesi, la destra estrema della "Rassemblement Nationale".























