Il Sindaco di Fromelles, Francia del Nord, ci mostra con orgoglio la scuola elementare che è riuscito a difendere. Così non è stato per l'ufficio postale, che non c'è più. Chissà cosa ne sarà dell'ultimo medico che tra poco andrà in pensione. La desertificazione medica e non solo, è molto sentita in Francia, dove i comuni rurali sono ben l'88% del totale: un francese su tre, vive in paesi come questi. La Francia da cartolina, che a noi stranieri piace tanto, è la stessa Francia che qui chiamano periferica e dimenticata. I sindaci rurali, corteggiati in campagna elettorale, rivendicano invece un ruolo della ruralità, aldilà degli spot. I candidati, ci spiega il Sindaco, ci assillano per ottenere le firme per presentarsi alle presidenziali, ma poi, chi li rivede più, qui in campagna? Invece delle chiese, come recita un adagio francese, al centro dei paesi servono servizi pubblici e negozi, spesso lontani. Per venire incontro a queste necessità, un anno fa Peggy si è inventata un negozio di alimentari itinerante, "Ma p'tite épice rit", vende tutto quello che serve. Intorno ai paesi, si distendono le enormi, rigogliose campagne francesi. 27 milioni di ettari coltivati, oltre 400mila aziende. Non mancano però le proteste e le mobilitazioni. Gli allevatori sono quelli che patiscono di più in questo periodo, tutto quello che serve per nutrire gli animali, ora è alle stelle. La gente ha simpatia per noi, ci racconta Clément, tutti vogliono avere campagne belle, verdi e mangiare cose sane, ma al dunque, nessuno si sta accanto.