Ricercato. Wanted in tutta l'Europa. La foto di Mohamed Amra compare nell'avviso rosso diffuso dall'interpol a tutte le pulizie del continente, perché possano arrestarlo nel caso si trovi sul loro territorio. Il 30enne, condannato per furti aggravati e indagato per omicidio volontario, ha fatto perdere le proprie tracce dalla mattina del 14 maggio, dopo un'evasione durante il trasferimento che lo riportava in carcere. Un'evasione resa possibile da alcuni complici, che armati con armi pesanti, l'hanno liberato, uccidendo due agenti della polizia giudiziaria e ferendone gravemente altri tre. Da allora il gruppo è in fuga. Il Ministero dell'Interno assicura di aver messo in campo, nella ricerca, mezzi eccezionali, mentre si rafforzano i controlli alle frontiere, si cercano indizi nella vita passata e digitale di Mohamed Amra, e si studiano le telecamere di sorveglianza alla ricerca di immagini utili. Intanto i sindacati della polizia penitenziaria scioperano nei carceri di tutta la Francia, chiedendo al Ministero della Giustizia di essere più tutelati, più protetti di fronte alle violenze che aumentano nella società e nei centri di detenzione, mentre il traffico di stupefacenti a cui Amra stesso era legato, non è mai stato così sviluppato in Francia. Lo Stato francese vuole mantenere la promessa: trovare i fuggitivi e punirli in maniera esemplare. Ma è attivo anche su un secondo fronte non meno importante, quello della Nuova Caledonia, dove vanno avanti da lunedì, i violenti scontri all'approvazione in corso in Parlamento di una nuova legge costituzionale che modifica il sistema di voto nel territorio d'oltremare francese. E quindi anche lì, Macron si è attivato e ha decretato lo stato d'emergenza dopo che diverse persone sono rimaste uccise negli scontri, tra cui un poliziotto.























