Garantire il diritto all'aborto nella Costituzione, oppure no? Il Parlamento francese inizia lo studio della proposta di legge il 24 gennaio e se approvata definitivamente sarà una prima volta al mondo. Il testo, frutto di diversi compromessi, mira a modificare l'articolo 34 della Costituzione andandovi ad aggiungere che la legge determina le condizioni per esercitare la libertà, garantita alle donne, di ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza. Una formulazione da alcuni giudicata non abbastanza ambiziosa. Anche se diventerebbe impossibile vietare per legge l'aborto infatti sarebbe sempre possibile modificarne e ridurne l'accesso. Secondo alcuni per esempio sarebbe stato necessario costituzionalizzare le condizioni attuali di accesso all'aborto impedendo di rendere le condizioni meno favorevoli. La misura però mira a ottenere il maggior numero possibile di voti parlamentari a favore e quindi è stata mantenuta una formulazione poco ambiziosa per una legge che ha comunque un alto valore simbolico. Ma da un punto di vista strettamente giuridico sarebbe stato assolutamente possibile essere molto più precisi e portare delle garanzie supplementari alle donne per garantire l'accesso all'interruzione volontaria di gravidanza. Nonostante secondo gli ultimi sondaggi l'80% dei francesi sarebbe a favore dell'iscrizione del diritto all'aborto nella Costituzione continuano le manifestazioni del Movimento Pro Vita. Partecipano tante famiglie, tanti giovani. Tra i cartelli diversi rimandano alle parole del Presidente Macron che a metà gennaio ha parlato della necessità di un vero e proprio riarmo demografico in Francia attraverso un piano contro l'infertilità e nuovi congedi parentali. Dopo i voti di Parlamento e Senato il testo dovrà essere approvato da tutti i parlamentari riuniti in congresso a Versailles il prossimo 4 marzo.