Una promessa mantenuta. Dopo due anni di navetta parlamentare la Riforma della Legge sulla Bioetica in Francia, è passata con 326 voti a favore, 115 contrari e 42 astenuti. L'Assemblea Nazionale ha dato il via libera alla Riforma ribattezzata "PMA per tutte", acronimo di Procreazione Medicalmente Assistita, per tutte le donne. Una promessa mantenuta, fatta in campagna elettorale dal Presidente Emmanuel Macron nel 2017, che tra le novità introdotte dà la possibilità ai figli maggiorenni, nati da fecondazione eterologa, di poter conoscere l'identità del donatore, sia esso di sperma o ovociti, senza conseguenze legali di riconoscimento filiale. La procreazione assistita sinora in Francia, era riservata a coppie con problemi di fertilità. Secondo un'inchiesta di Le Monde, pari al 3,4% delle nascite nel 2018. La nuova legge intende fermare i viaggi di fecondazione all'estero, in particolare in Belgio e Spagna, dove solo nel 2018 almeno 2.400 donne francesi, single o lesbiche, si sono recate per poter coronare il loro sogno di maternità. Ora potranno rivolgersi al Sistema Sanitario Nazionale francese, se entro i 43 anni e dopo adeguato percorso medico psicologico. La misura di punta della nuova Legge sulla Bioetica, mette però in ombra, scrive Le Monde, altri punti molto più delicati, come l'ampliamento della diagnosi preimpianto sugli embrioni e la ricerca di anomalie cromosomiche, aprendo nuovi ed inediti scenari sull'evoluzione della ricerca in Francia. Novità anche in ambito legale: in caso in cui il nucleo familiare è composto da due donne, basterà una dichiarazione dal notaio durante la gravidanza, per poter certificare lo stato di famiglia con due mamme, superando così il complesso iter legale d'adozione, attualmente in vigore dopo l'adozione dei matrimoni gay.