Il Capolista Jordan Bardella con i suoi 28 anni e il suo milione di follower su Tik Tok non è soltanto il volto del successo elettorale del Rassemblement National, è anche il primo leader del partito a non portare il cognome Le Pen, ed è allo stesso tempo simbolo e strumento di un processo di rebranding che Marine Le Pen ha portato avanti negli anni nel tentativo di rendere la visione del Movimento più rassicurante, capace di pescare verso il Centro. Fino al 2018 il partito si chiamava Fronte Nazionale, nome scelto dal suo fondatore il padre di Marine: Jean Marie Le Pen, che lo ha guidato per 40 anni senza rinnegare fino all'ultimo ideologie razziste e antisemite. La volontà della figlia Marine, diverse volte candidata all'Eliseo di allontanare il partito dalla visione del padre, ha portato a uno scisma interno familiare e politico, culminato nel 2015 con l'espulsione del fondatore e il conseguente progressivo tentativo di ammorbidire alcune posizioni che restano comunque ancora oggi radicali per quanto riguarda soprattutto il contrasto all'immigrazione e il confronto con l'Unione Europea. Se però il Fronte Nazionale predicava la necessità di uscire dall'Unione oggi il Rassemblement sostiene di volerne riformare i meccanismi come sostiene Bardella: "Non sono contro l'Europa ma contro il funzionamento dell'Europa. Nonostante i tentativi di rebranding a Bruxelles preoccupano le posizioni critiche del partito per quanto riguarda le sue istituzioni e iniziative per esempio contro le misure contenute nel pacchetto per il raggiungimento degli obiettivi climatici dell'Unione, il Green Deal, e soprattutto inquietano le relazioni certificate da diverse inchieste tra membri del Rassemblement e la Russia di Vladimir Putin.























